Lo Spazio - Le stelle variabili Bookmark and Share


La gran parte delle stelle continuano a brillare da secoli e secoli con lo stesso splendore, ma ve ne sono certe che variano la loro luminosità per un lasso di tempo che può essere di pochi giorni, ma anche di mesi o di anni. Un tipo di stelle variabili possono essere le binarie a eclissi, e vi sono altri casi in cui la variazione di luminosità è dovuta all'eclisse di una stella da parte di un'altra. In questo caso si parla di variabili estrinseche o ottiche. Ma le variazioni di luminosità possono effettuarsi per mutamenti dello stato fisico intrinseco della stella, in genere per espansioni o contrazioni: si parla allora di variabili intrinseche o fisiche.
Le variazioni di luminosità possono essere regolari o irregolari, e il grado più o meno accentuato. E' necessario distinguere quindi diverse classi di variabili; ciascuna classe ha preso il nome della prima stella che è stata vista comportarsi in quel particolare modo. Anche gli astronomi dilettanti hanno un ruolo importante nella definizione di queste classificazioni, soprattutto per quanto concerne le variabili irregolari, che mancano di qualsiasi periodicità. Il gran numero e l'assoluta imprevedibilità di queste stelle interdicono infatti agli astronomi di professione questo specifico lavoro di osservazione.
Un osservatore dilettante deve comunque stimare la luminosità di una stella variabile confrontandola con una o, ancor meglio, con diverse altre stelle vicine di cui gli sia nota la magnitudine. Per evitare errori che possono derivare, per esempio, dalla diversa colorazione delle stelle, sarà opportuno scegliere, per una serie di osservazioni successive, sempre le medesime stelle di riferimento.

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